Dal primo aprile 2021 ad oggi abbiamo speso oltre mezzo milione di euro. Le spese più grosse sono state quelle per acquistare il canale TV sul digitale terrestre: 150mila euro più qualche decina di migliaia di euro in burocrazia e spese legali. Poi ci sono quasi 90mila euro di spese di trasmissione, tra maggio e l’anticipo di giugno (sono 50mila euro al mese per illuminare tutte le case d’Italia). Il resto sono stipendi, tasse e contributi, consulenze legali, attrezzature, anticipi per la nuova sede, per le scenografie, i cablaggi… È tanto? Nelle televisioni che vogliamo sfidare, con mezzo milione ci fanno mezza puntata di uno spettacolo serale. Le trimestrali Mediaset relative a gennaio, febbraio, marzo 2021 parlano di 115 milioni di euro soltanto di spese per il personale. Riuscite ad immaginare quanto Davide si stia dando da fare per sfidare Golia? Uscirà a breve il bilancio del 2020, e poi faremo il provvisorio del 2021.
Adesso, se non vogliamo spegnere i ripetitori abbiamo bisogno ancora di una mano. Con un piccolo contributo a testa, tutti quanti, non ci sono problemi, ma per qualcuno anche quel poco può essere tanto. Così, per sostenere la tv dei cittadini ci stiamo impegnando a fondo per trovare piccole medie imprese, etiche e coerenti con il nostro messaggio, che abbiano voglia di acquistare spazi pubblicitari. E quando ci riusciremo, il nostro sogno è quello di devolvere le donazioni a tutti quei blogger indipendenti che fanno un’informazione coraggiosa e che ne hanno bisogno per continuare a farla.
Ma nel frattempo dobbiamo aumentare i giornalisti (ne abbiamo solo cinque, che lavorano per venti), assumere un direttore di palinsesto, realizzare programmi di approfondimento degni della prima serata, far partire il marketplace (è tutto pronto, questione di giorni), realizzare infrastrutture per proteggere il sito dagli attacchi informatici…
Una televisione dei cittadini fondata interamente dal basso non è mai esistita. Se esiste oggi, è solo grazie a voi. Avete partecipato a una delle più grandi imprese della storia. Ed è sui libri di storia che ne parleranno, quando la veemenza degli interessi sporchi che divorano il presente si sarà placata e, diradatosi il fumo, il mondo sarà pronto per guardarsi con lucidità alle spalle. Il cammino, quindi, è lungo, e noi dobbiamo diventare sempre più interessanti ed utili. Oppure chiudere. Ma se chiuderemo, beh …sarà un vero peccato! Quando ricapiterà un’altra occasione simile: quella di avere una televisione semplicemente di tutti, per tutti?
E allora coraggio, dateci una mano. Che siamo a tanto così dalla cima! Abbiamo fatto trenta, se volete fare trentuno, mandateci qualcosa. Qualunque cosa. Farà la differenza!